Nuove varianti e vaccini pan-coronavirus

Le numerose mutazioni del Sars-Cov-2 hanno assodato l’idea di virus che varia molto, oggi si cerca di ottenere dei vaccini pan-coronavirus e dei corrispondenti anticorpi monoclonali per immunizzare i soggetti da tutte le possibili varianti

La prima fase della ricerca di rimedi contro Sars-CoV-2 ha puntato sull’identificazione della migliore immunità che fosse possibile raggiungere contro il virus allora circolante.
Questo tipo di approccio si basava sul fatto che Sars-CoV-2 fosse un virus in grado di mutare poco, ovvero che esponesse agli anticorpi usati contro di esso più o meno sempre gli stessi antigeni. L’idea di una bassa capacità mutazionale del virus era ormai consolidata: uno dei peggiori pronostici fatto dalla comunità scientifica anche se andava incontro ad un desiderio di rassicurazione condiviso da tutti.

Dopo aver appreso la vera natura di Sars-CoV-2, in grado di avvicendare nuove varianti immunoevasive in poche settimane, non c’è stato un nuovo massiccio sforzo di investimenti e di ricerca, come quello di inizio pandemia, per ottenere dei vaccini pan-coronavirus e degli anticorpi monoclonali per i quali fosse ottimizzata la capacità di agire su quanti più virus diversi possibile.

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