L’Università degli Studi di Palermo Avvia il Progetto Nazionale SIS-NET per il Controllo delle Infezioni Severe e Sepsi
Il Complesso Monumentale dello Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, è stato il palcoscenico del kick-off meeting di un ambizioso progetto di ricerca chiamato SIS-NET (Severe Infections and Sepsis clinical NEtwork for identification of clinical and diagnostic markers, immunological monitoring and “Target and tailored” therapies for adults, children and patients admitted to intensive care units) tenutosi il 18 Luglio 2024. Questo progetto, coordinato dall’Università di Palermo, coinvolge 17 partner nazionali tra università, IRCCS, aziende ed enti privati accreditati, e società scientifiche come SIAARTI.
Un Obiettivo Nazionale per la Salute Pubblica
Finanziato con i fondi del bando a cascata PNRR dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), SIS-NET mira a creare una rete nazionale di unità di terapia intensiva per adulti e neonati, dipartimenti di malattie infettive e pediatria, nonché laboratori di microbiologia e immunologia. Questa rete clinico-diagnostica permetterà una raccolta tempestiva e coordinata dei dati a livello nazionale e faciliterà la progettazione di studi clinici multicentrici per valutazioni diagnostico-prognostiche.
Un Inizio Promettente
L’incontro è stato aperto dai saluti della prof.ssa Anna Teresa Palamara, Direttrice del Dipartimento di Malattie infettive dell’ISS, che ha evidenziato l’importanza delle reti cliniche nel contrastare le emergenze infettive. «Voglio sottolineare due parole chiave del progetto INF-ACT: Ricerca e Sanità pubblica – ha dichiarato la prof.ssa Palamara – Con il Progetto SIS-NET, puntiamo sulle eccellenze del Paese per costruire una rete collaborativa stabile che guardi anche oltre la fine del progetto».
Il Rettore dell’Università di Palermo, prof. Massimo Midiri, ha ribadito l’importanza del progetto per la raccolta tempestiva e capillare di dati clinici ed epidemiologici. «UniPa è orgogliosa dei propri Ricercatori e dei propri Dirigenti Amministrativi che stanno supportando un progetto di ricerca di pubblica utilità», ha affermato il Rettore.
Collaborazione e Impegno Nazionale
Il Prorettore alla Ricerca, prof. Andrea Pace, e la Direttrice Generale del Policlinico Giaccone, dott.ssa Maria Grazia Furnari, hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra l’Università di Palermo e l’Azienda Ospedaliera Universitaria. «Una Azienda Ospedaliera Universitaria rappresenta il luogo dove ricerca e buona sanità crescono e si sviluppano», ha dichiarato la dott.ssa Furnari.
Il prof. Giorgio Stassi, Direttore del Dipartimento di Medicina di Precisione, ha enfatizzato gli investimenti che hanno permesso a Palermo di essere capofila di un progetto così significativo. Successivamente, il referente scientifico del progetto SIS-NET, prof. Antonino Giarratano, ha evidenziato l’urgenza di rispettare gli obiettivi sfidanti e le tempistiche del PNRR. «Abbiamo tempi ristretti, ma siamo sicuri che porteremo risultati significativi grazie a un progetto che adegua i sistemi di monitoraggio delle infezioni ai contesti europei», ha affermato il prof. Giarratano.
Una Visione per il Futuro
Il progetto SIS-NET rappresenta una risposta alle emergenze sanitarie come la sepsi, che in Italia colpisce circa 250mila persone ogni anno, con un esito fatale nel 25% dei casi. Il kick-off meeting ha visto anche la presentazione delle prime linee guida italiane sulla sepsi e lo shock settico da parte del CNEC_ISS.
Conclusione e Prossimi Passi
La sessione si è conclusa con presentazioni e tavoli tematici dei ricercatori delle aree intensivologica, infettivologica e pediatrica, con il contributo di esperti in microbiologia e immunologia. «Il progetto di ricerca SIS-NET ha ufficialmente iniziato i suoi lavori – ha commentato il prof. Giarratano – Entro i prossimi 18 mesi, i ricercatori coinvolti contano di dare un risultato tangibile che permetta all’ISS e al SSN italiano di inaugurare una nuova era nel controllo delle infezioni severe e delle sepsi».
L’iniziativa SIS-NET, con il suo approccio integrato e collaborativo, promette di migliorare significativamente la gestione delle infezioni severe e delle sepsi in Italia, contribuendo a una sanità pubblica più efficiente e reattiva.
Fonti:
https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=123566
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