L’esercizio fisico ha un impatto notevole sui ritmi circadiani, contribuisce alla resilienza omeostatica e nella regolazione ormetica
Gli effetti dell’esercizio sulle oscillazioni ritmiche
L’esercizio fisico ha un impatto notevole sui ritmi circadiani. Questi ritmi circadiani sono oscillazioni quotidiane che regolano molti aspetti della fisiologia e del comportamento umano. L’attività fisica può aiutare a ripristinare questi ritmi quando vengono disturbati da fattori come il lavoro notturno o i cambiamenti di fuso orario.
Inoltre, l’esercizio ha dimostrato avere benefici sulla salute muscolare e metabolica, contribuendo a prevenire la resistenza insulinica e il diabete di tipo 2. L’orologio circadiano muscolare gioca un ruolo importante in questi benefici.
Anche il sistema immunitario mostra ritmicità, e l’attività fisica regolare può contribuire al mantenimento di questo ritmo, rallentando il declino della funzione immunitaria legato all’invecchiamento.
Tuttavia, è importante notare che l’effetto dell’esercizio può variare a seconda del momento della giornata in cui viene praticato, con alcune evidenze che suggeriscono prestazioni migliori durante le prime ore del giorno.
In generale, l’esercizio fisico regolare ha il potenziale per migliorare la salute generale, aiutando a mantenere i ritmi circadiani, promuovendo la salute muscolare e metabolica e sostenendo il sistema immunitario.
Benefici dell’esercizio fisico nella resilienza omeostatica
La capacità di mantenere l’omeostasi fisica è cruciale per la sopravvivenza di qualsiasi organismo. Tuttavia, l’esposizione a eventi stressanti è comune nella vita di ciascuno. Pertanto, la capacità di adattarsi positivamente di fronte allo stress, nota come “resilienza”, può essere regolata attraverso meccanismi neurali, genetici, metabolici, immunologici e basati sul microbiota. L’esercizio fisico sembra essere una strategia protettiva per migliorare la resilienza omeostatica, p
reservando la salute umana e la qualità della vita. L’attività fisica che porta a un miglioramento della capacità cardiorespiratoria può ridurre il rischio di varie malattie e questi effetti benefici coinvolgono adattamenti diffusi in diversi tessuti.
- Meccanismi neurali: Il cervello è l’organo chiave nella risposta allo stress. Lo stress e gli ormoni da stress causano effetti sia adattivi che non adattivi sul cervello durante tutta la vita. L’esercizio di intensità moderata migliora la funzione cerebrale e contribuisce a mantenere la salute cerebrale. L’attività fisica provoca una vasta gamma di cambiamenti biologici nel sistema nervoso, tra cui un miglioramento dei segnali afferenti, dell’equilibrio autonomo, della funzione mitocondriale, dell’aumento della neurogenesi e della plasticità sinaptica, oltre a migliorare il metabolismo e l’angiogenesi.
- Fattori genetici: I fattori genetici influenzano il livello di resilienza di un individuo. Studi basati su gemelli adulti mostrano che tra il 31% e il 52% delle differenze individuali osservate nella resilienza agli eventi stressanti può essere spiegato dai fattori genetici. La ricerca suggerisce che i polimorfismi genetici del BDNF (brain-derived neurotrophic factor) e del recettore tirosin-chinasi neurotrofica di tipo 2 sono associati alla tolleranza allo stress. Inoltre, il polimorfismo del BDNF sembra modulare i benefici cognitivi indotti dall’esercizio.
- Ormoni e metabolismo: L’esercizio è un potente regolatore del metabolismo. In generale, l’allenamento aerobico e quello di resistenza sono associati a un miglioramento della salute metabolica. Gli organi come il muscolo scheletrico, il fegato, il cervello e il tessuto adiposo sono importanti comunicatori metabolici e la comunicazione tra organi durante l’attività motoria contribuisce all’omeostasi dell’intero corpo. L’esercizio aumenta la sensibilità all’insulina e modula i livelli degli ormoni tiroidei.
- Sistema immunitario: Il sistema immunitario risponde a qualsiasi tipo di insulto che colpisce l’omeostasi cellulare. Mentre una singola sessione di esercizio fisico può rappresentare una perturbazione dell’omeostasi, l’attività fisica a lungo termine può beneficiare il sistema immunitario migliorando l’immunosorveglianza e l’immunocompetenza. L’esercizio regolare porta a una capacità anti-infiammatoria aumentata, che è un fattore critico per mantenere la salute, specialmente in caso di malattie croniche.
- Microbiota intestinale: Il microbiota intestinale umano contiene numerosi microrganismi essenziali per mantenere l’omeostasi e la fisiologia intestinale normale. L’attività fisica induce alterazioni nella diversità, composizione e profili funzionali del microbiota intestinale. L’esercizio di resistenza e l’allenamento aerobico, ad esempio, possono influenzare in modo diverso la composizione del microbiota intestinale. Queste modifiche microbiotiche possono contribuire alla protezione contro alcune malattie.
In sintesi, l’esercizio fisico ha un impatto positivo su numerosi meccanismi biologici che influenzano la resilienza omeostatica. Questi effetti benefici includono il miglioramento della funzione cerebrale, l’interazione con i fattori genetici, il miglioramento del metabolismo, il potenziamento del sistema immunitario e l’influenza positiva sul microbiota intestinale. L’attività fisica regolare è una strategia chiave per promuovere la salute e il benessere.
Benefici dell’esercizio nella regolazione ormetica
L’esercizio fisico, anche se può rappresentare uno stress per le cellule, offre numerosi benefici per la salute e la longevità, e alcuni di questi vantaggi potrebbero essere legati a una regolazione chiamata “ormesi”. In particolare, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola adattamenti benefici in tutto il corpo attraverso segnali cellulari che mantengono l’omeostasi.
Questi sono alcuni dei benefici dell’attività fisica:
- Mitoormesi: La mitoormesi è un tipo di ormesi che coinvolge i mitocondri, le centrali energetiche delle cellule. In risposta a una perturbazione, i mitocondri possono generare e trasmettere un segnale al nucleo che attiva una risposta trascrizionale che porta ad adattamenti mitocondriali e non mitocondriali.
- Qualità della vita: L’esercizio regolare migliora la qualità della vita, ritardando il declino legato all’età, mantenendo la forma fisica generale e promuovendo una buona salute cardiorespiratoria, funzione muscolare, flessibilità ed equilibrio.
- Longevità: L’esercizio contribuisce alla longevità attraverso l’attenuazione dei segni dell’invecchiamento e il ritardo del processo di invecchiamento. Un importante regolatore di questo effetto è l’AMPK, che può promuovere la longevità.
In generale, l’attività motoria regolare è fondamentale per la salute e la longevità complessiva.
Autore: Stefano Michienzi
Fonte:
Exercise sustains the hallmarks of health – Qiu Y, Fernández-García B, Lehmann HI, Li G, Kroemer G, López-Otín C, Xiao J. J – Sport Health Sci. 2023 Jan;12(1):8-35. doi: 10.1016/j.jshs.2022.10.003. Epub 2022 Oct 29.