Approssimativamente un paziente su 18 con il cancro al seno è una giovane donna sotto i 40 anni, pazienti che spesso sono diagnosticate con il tumore triplo negativo della mammella (TNBC).
Essendo tale carcinoma aggressivo, la maggior parte dei pazienti viene trattata con la chemioterapia neo-adiuvante.
La presenza di alti livelli di un importante infiltrato linfocitario (sTILs) nel paziente è associata ad una prognosi favorevole, per quanto riguarda il tumore triplo negativo della mammella.
Tuttavia, gli studi non dimostrano se questa correlazione valga anche per i pazienti con linfonodi negativi (N0), più giovani (>40 anni) e mai sottoposti a chemioterapia (chemioteraphy-naive).
Questo studio si impegna a capire l’esistenza di una correlazione, che se esistente potrebbe portare ad una riduzione delle chemioterapie in tali pazienti.
Per fare ciò, sono stati selezionati pazienti TNBC con linfonodi negativi (N0), diagnosticati tra il 1989 e il 2000 nei Paesi Bassi.
Tali pazienti hanno meno di quarant’anni e non hanno mai ricevuto terapie neo-adiuvanti.
Essi sono stati categorizzati in base ai livelli di presenza dell’infiltrato linfocitario sTILs ed in totale sono stati studiati 441 pazienti.
Livelli di sTILs elevati (>75%) si sono tradotti in una prognosi eccellente e con un tasso di morte di solo 2,1%, mentre livelli bassi di sTILs (<30%) si sono tradotti in una prognosi sfavorevole, con un tasso di morte del 38,4%.
Si può quindi concludere che i pazienti giovani, N0 TNBC, mai sottoposti a chemioterapia e con alti livelli di sTILs hanno una prognosi eccellente.
Pertanto, questo studio sostiene che i livelli di sTILs dovrebbero essere presi in considerazione in studi clinici che ricercano strategie per ridurre l’escalation della chemioterapia adiuvante.
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