Artificial Intelligence in Healthcare: History, Evolution, Ethical Impacts, and Future Challenges pt.1/2
| Intelligenza Artificiale in Sanità: Storia, Evoluzione, Impatti Etici e Sfide per il Futuro pt.1/2

Artificial Intelligence in Healthcare: History, Evolution, Ethical Impacts, and Future Challenges pt.1/2

Artificial Intelligence (AI) has emerged as one of the most significant innovations of the 21st century, transforming not only industrial sectors but also the medical and healthcare fields. In this blog, we will explore the history and evolution of AI, analyzing its impacts and applications across various sectors, with a particular focus on healthcare. Additionally, we will examine the ethical principles of generative AI, the ethical issues that may arise in the use of AI in medicine, and potential solutions.

History and Evolution of Artificial Intelligence

The history of artificial intelligence traces back to the mid-20th century. Pioneers such as Alan Turing, with his famous “Turing Test,” laid the theoretical foundations for a machine that could “think” like a human.

The Turing Test Description

The Turing Test is an experiment proposed in 1950 by British mathematician and logician Alan Turing in his article “Computing Machinery and Intelligence.” The test was conceived as a measure of a machine’s ability to exhibit intelligent behavior indistinguishable from that of a human.

In the Turing Test, a “judge” interacts with both a machine and a human through written communication (to avoid physical identity influencing the judgment). If the judge cannot distinguish between the responses given by the machine and those given by the human, it is said that the machine has “passed” the test.

Turing did not intend for the test to be a complete definition of intelligence, but rather an operational measure of a machine that appears to reason in a manner similar to a human. Essentially, the test assesses the machine’s ability to imitate human behavior, without concern for the underlying mental processes.

Example of the Test

In a practical context, the judge might ask both the machine and the human various questions on a variety of topics. If the machine’s answers are indistinguishable from the human’s responses, the machine is considered to have passed the Turing Test.

Critiques and Interpretations

Although the Turing Test had a significant impact on the development of the philosophy of artificial intelligence, it has also faced criticism. Some argue that it doesn’t truly measure intelligence but only a machine’s ability to simulate intelligent behaviors. For instance, a computer could provide correct answers to a series of questions without truly understanding the meaning of the responses, merely “imitating” human behavior.

Despite these critiques, the Turing Test remains a landmark in the history of artificial intelligence and a crucial point of reference in discussions about the nature of the mind and intelligence.

In 1956, at the Dartmouth Conference, the term “artificial intelligence” was officially coined, marking the beginning of a new field of study.

The Dartmouth Conference is a historic event that took place in the summer of 1956 and is considered one of the founding moments of artificial intelligence (AI) as a research field. The conference was held at Dartmouth College in Hanover, New Hampshire, USA, and was organized by John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester, and Claude Shannon. These four researchers are often regarded as the founding fathers of AI.

Conference Objective

The main goal of the conference was to explore the possibility that “every aspect of learning or any other feature of intelligence can be so precisely described that a machine can simulate it.” In other words, the aim was to investigate whether it was possible to develop artificial intelligence that emulated or reproduced human behavior through machines or computational programs.

During the conference, discussions centered on how to address and define issues related to AI, such as simulating human thinking, machine learning, and problem-solving.

In the following years, AI underwent various development phases, including periods of enthusiasm and stagnation, such as the “AI winter.” However, starting in the 2000s, with the advent of powerful computational capabilities and vast amounts of digital data, AI experienced an extraordinary boom. Machine learning (ML) and deep learning (DL) techniques led to incredible advancements, enabling machines to perform increasingly complex tasks, such as speech recognition, computer vision, and machine translation.

AI Today

Today, artificial intelligence has become an omnipresent technology, influencing many aspects of our daily lives. Large tech companies like Google, Microsoft, and Amazon continually develop new AI models to enhance their service offerings, from online search to logistics management. Furthermore, AI is finding applications in strategic sectors such as healthcare, where its transformative potential is immense.

 

Intelligenza Artificiale in Sanità: Storia, Evoluzione, Impatti Etici e Sfide per il Futuro

L’intelligenza artificiale (AI) è emersa come una delle innovazioni più significative del XXI secolo, trasformando non solo i settori industriali, ma anche l’ambito medico e sanitario. In questo blog esploreremo la storia e l’evoluzione dell’AI, analizzando i suoi impatti e le applicazioni in vari settori, con un focus particolare sulla salute. Inoltre, esamineremo i principi etici dell’AI generativa, i problemi etici che potrebbero sorgere nell’uso dell’AI in medicina e le soluzioni potenziali.

Storia e Evoluzione dell’Intelligenza Artificiale

La storia dell’intelligenza artificiale ha radici che risalgono alla metà del secolo scorso. I pionieri come Alan Turing, con il suo celebre “Test di Turing”, posero le basi teoriche per una macchina che potesse “pensare” come un essere umano.

Il Test di Turing è un esperimento proposto nel 1950 dal matematico e logico britannico Alan Turing nel suo articolo intitolato “Computing Machinery and Intelligence”. Il test è stato concepito come una misura della capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente indistinguibile da quello di un essere umano.

Descrizione del Test

Nel Test di Turing, un “giudice” umano interagisce con una macchina e con un altro essere umano attraverso una comunicazione scritta (per evitare che l’identità fisica influenzi il giudizio). Se il giudice non è in grado di distinguere tra le risposte date dalla macchina e quelle date dall’essere umano, si dice che la macchina ha “superato” il test.

Turing non intendeva che il test fosse una definizione completa di intelligenza, ma piuttosto una misura operativa di una macchina che sembra ragionare in modo simile a un essere umano. In sostanza, il test valuta la capacità di imitare il comportamento umano, senza preoccupazioni per i processi mentali sottostanti.

Esempio del Test

Nel contesto pratico, il giudice può fare domande sia alla macchina che all’umano, su argomenti di vario tipo. Se la macchina risponde in modo tale che il giudice non riesce a determinare con certezza quale delle due risposte provenga dall’umano e quale dalla macchina, la macchina è considerata aver superato il Test di Turing.

Critiche e Interpretazioni

Sebbene il Test di Turing abbia avuto un enorme impatto nello sviluppo della filosofia dell’intelligenza artificiale, è stato anche oggetto di critiche. Alcuni ritengono che esso non misuri davvero l’intelligenza, ma solo la capacità di una macchina di simulare comportamenti intelligenti. Ad esempio, un computer potrebbe rispondere correttamente a una serie di domande senza comprendere veramente il significato delle risposte, ma semplicemente “imitando” il comportamento umano.

Nonostante queste critiche, il Test di Turing rimane una pietra miliare nella storia dell’intelligenza artificiale e un punto di riferimento importante nelle discussioni sulla natura della mente e dell’intelligenza.

Nel 1956, al Dartmouth Conference, il termine “intelligenza artificiale” fu coniato ufficialmente, segnando l’inizio di un nuovo campo di studi.

La Dartmouth Conference è un evento storico che si è svolto nell’estate del 1956 e che è considerato uno dei momenti fondativi dell’intelligenza artificiale (AI) come campo di ricerca. La conferenza si è tenuta presso il Dartmouth College di Hanover, nel New Hampshire, negli Stati Uniti, ed è stata organizzata da John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester e Claude Shannon. Questi quattro ricercatori sono spesso considerati i padri fondatori dell’IA.

Obiettivo della Conferenza

L’intento principale della conferenza era di esplorare la possibilità che “ogni aspetto dell’apprendimento o qualsiasi altra caratteristica dell’intelligenza possa essere così precisamente descritto da una macchina che lo simuli”. In altre parole, si voleva indagare se fosse possibile sviluppare un’intelligenza artificiale che emulasse o riproducesse il comportamento umano attraverso macchine o programmi computazionali.

Durante la conferenza, si è discusso di come affrontare e definire le problematiche relative all’IA, come la simulazione del pensiero umano, l’apprendimento automatico e la risoluzione dei problemi.

Negli anni successivi, l’AI ha visto diverse fasi di sviluppo, inclusi i periodi di entusiasmo e i momenti di stasi, come l’ “inverno dell’AI”. Tuttavia, a partire dagli anni 2000, con l’avvento di potenti capacità di calcolo e enormi quantità di dati digitali, l’AI ha vissuto un boom straordinario. Le tecniche di machine learning (apprendimento automatico) e deep learning (apprendimento profondo) hanno portato a sviluppi incredibili, consentendo alle macchine di eseguire compiti sempre più complessi, come il riconoscimento vocale, la visione computerizzata, e la traduzione automatica.

L’Intelligenza Artificiale Oggi

Oggi, l’intelligenza artificiale è diventata una tecnologia onnipresente, influenzando numerosi aspetti della nostra vita quotidiana. Grandi aziende tecnologiche come Google, Microsoft e Amazon sviluppano continuamente nuovi modelli AI per migliorare la loro offerta di servizi, dalla ricerca online alla gestione della logistica. Inoltre, l’AI sta trovando applicazione in settori strategici come la sanità, dove il suo potenziale di trasformazione è enorme.

Author: Stefano Michienzi

Sources:

Generative artificial intelligence and ethical considerations in health care: a scoping review and ethics checklist. Ning Y, et al. Lancet Digit Health. 2024. PMID: 39294061

Ethics and artificial intelligence. Inglada Galiana L, Corral Gudino L, Miramontes González P. Rev Clin Esp (Barc). 2024 Mar;224(3):178-186. doi: 10.1016/j.rceng.2024.02.003. Epub 2024 Feb 12. PMID: 38355097

Condividi questo articolo sui social!

Lascia un commento